L’esercito dell’Impero Romano è stato a lungo il più temuto del mondo antico per le sue tattiche, forza militare e affiatamento.
Agli albori, le legioni erano composte da volontari che sceglievano di combattere per difendere la propria patria o per espandere la gloria e il potere del popolo romano. Negli anni combattere divenne una delle carriere più importanti nella società romana ed era uno dei modi migliori per guadagnare potere politico ed economico.
Le legioni però non furono sempre perfette e subirono pesanti sconfitte in altrettante importanti battaglie.
Vediamo insieme quali furono le peggiori batoste subite dall’esercito romano.
Il primo sacco di Roma
La prima e probabilmente più pesante sconfitta, soprattutto per il morale del popolo romano, fu quella subito nel 390 avanti Cristo, anno in cui i Galli riuscirono a marciare senza problemi fino alla Capitale. Il generale gallico Brenno ridusse in macerie la città di Roma distruggendo centinaia di edifici e uccidendo decine e decine di civili. Le armate romane non poterono far altro che guardare con rabbia e ritirarsi per sopravvivere, riprepararsi e tornare all’attacco negli anni successivi. Raccontato da Tito Livio, il sacco di Roma rimane tutt’oggi uno degli avvenimenti simbolici più famosi della storia dell’Impero.
La battaglia delle Forche Caudine
La battaglia che ebbe luogo nelle Forche Caudine fu senza dubbio una delle più umilianti nella storia delle legioni romane. Questa volta furono i Sanni, popolo italico, a mettere sotto scacco i Romani intrappolandoli sul fondo della gola di Caudo nel 321 avanti Cristo. L’esercito fu costretto alla resa e dovette denudarsi, deporre le armi e camminare a testa bassa sotto le “forche” per accettare la sconfitta e avere salva la vita.