Storia italiana

L’Acropoli di Atene: storia e significato del simbolo della Grecia classica

L’Acropoli di Atene: un viaggio nella storia della civiltà

Dominando il panorama di Atene da una rocca maestosa, l’Acropoli non è semplicemente un sito archeologico di valore inestimabile, ma l’incarnazione stessa dello spirito della Grecia classica. Un viaggio attraverso i suoi templi, le sue rovine e i miti che la avvolgono è un’immersione nella storia, nell’arte e nella cultura di una civiltà che ha plasmato il mondo occidentale.

Che cos’è un’Acropoli?

Il termine ‘Acropoli’ deriva dal greco akros (alto) e polis (città), e indica, in generale, la parte più elevata e fortificata di una città greca antica. Spesso situata su un’altura per ragioni difensive, l’acropoli ospitava i principali edifici pubblici, i templi dedicati alle divinità protettrici e, in origine, il palazzo del re. Sebbene molte città greche possedessero un’acropoli, quella di Atene è la più celebre, tanto da essere identificata semplicemente come l’Acropoli. La sua posizione dominante, la sua storia millenaria e i suoi monumenti iconici la rendono un simbolo universale della civiltà classica.

Una storia millenaria: dalle origini al periodo classico

La storia dell’Acropoli di Atene si estende per millenni. I primi insediamenti, come evidenziato da reperti nei pressi dell’Eretteo, risalgono al Neolitico (4000/3500-3000 a.C. circa). Durante l’età del Bronzo, la rocca divenne una cittadella micenea, protetta da imponenti mura, le cosiddette “mura ciclopiche”, così chiamate perché la leggenda attribuiva la loro costruzione ai Ciclopi, giganti mitologici dotati di un solo occhio. Frammenti di queste antiche fortificazioni sono ancora visibili, integrati nei monumenti successivi, a testimonianza della continuità storica del sito. Treccani – Acropoli

L’ascesa e la distruzione

Nel corso del tempo, la funzione militare dell’Acropoli diminuì, lasciando spazio a un crescente ruolo religioso. Sotto il tiranno Pisistrato, nel VI secolo a.C., sorsero i primi edifici monumentali, come un tempio arcaico dedicato ad Atena Poliàs, protettrice della città, e l’Hekatompedon, il precursore del Partenone. Le Panatenee, le feste in onore di Atena, acquisirono sempre maggiore importanza. Tuttavia, nel 480 a.C., durante le Guerre Persiane, l’Acropoli subì una devastante distruzione. Le truppe di Serse saccheggiarono e incendiarono i templi, lasciando solo rovine.

L’età d’oro di Pericle e la rinascita

Dopo la vittoria sui Persiani, Atene, guidata da figure come Temistocle e Cimone, iniziò la ricostruzione. Ma fu l’età di Pericle, nel V secolo a.C., a segnare l’apogeo dell’Acropoli. Pericle concepì un progetto ambizioso: trasformare l’Acropoli in un monumento che celebrasse la vittoria, il primato di Atene e i valori della democrazia. Grazie ai fondi della Lega di Delo (un’alleanza di città-stato greche guidata da Atene), i migliori artisti e architetti dell’epoca – Fidia, Ictino, Callicrate, Mnesicle – furono chiamati a realizzare questo sogno.

I monumenti dell’Acropoli: capolavori dell’arte classica

L’Acropoli di Atene è un complesso di edifici straordinari, ognuno con la sua storia e il suo significato.

Il Partenone: simbolo di perfezione

Il Partenone, eretto tra il 447 e il 438 a.C., è il cuore dell’Acropoli. Questo tempio dorico in marmo pentelico (un tipo di marmo bianco proveniente dal Monte Pentelico, vicino ad Atene), dedicato ad Atena Parthenos, la vergine guerriera, incanta per le sue proporzioni, le sue sculture e le sue sottili correzioni ottiche – la curvatura del basamento e l’entasi delle colonne (un leggero rigonfiamento che le fa apparire perfettamente dritte) – che creano un’illusione di perfezione. All’interno, la statua crisoelefantina (cioè realizzata in oro e avorio) di Atena, opera di Fidia, alta 12 metri, rappresentava un trionfo di ricchezza e maestria artistica, purtroppo perduta. Le metope (pannelli scolpiti), i frontoni e il fregio del Partenone narravano miti e leggende, celebrando la dea e la città. The Acropolis Museum

I Propilei: l’ingresso monumentale

I Propilei, progettati da Mnesicle, costituivano il maestoso ingresso al santuario. Questa struttura complessa fondeva elementi dorici e ionici, creando un portale verso la dimensione sacra. Includevano anche la Pinacoteca, uno spazio espositivo per opere d’arte.

L’Eretteo e le Cariatidi

L’Eretteo, un tempio ionico dalle forme eleganti, custodiva i culti di Atena Polia e Poseidone. Si distingue per il portico delle Cariatidi, sei statue femminili che, con grazia e forza, reggono l’architrave. Accanto all’Eretteo si trovava il Pandroseion, con l’olivo sacro donato da Atena alla città, simbolo della sua vittoria su Poseidone nella contesa per il dominio dell’Attica. Ministero della Cultura Ellenico

Il Tempio di Atena Nike

Il Tempio di Atena Nike, piccolo ma prezioso, è un gioiello ionico dedicato alla dea della vittoria. La sua posizione, vicino ai Propilei, simboleggiava la speranza e la prosperità per Atene.

Trasformazioni, distruzioni e restauri

L’Acropoli ha subito numerose trasformazioni. In epoca romana, furono aggiunti nuovi monumenti. Con il cristianesimo, i templi divennero chiese. Durante il dominio ottomano, l’Acropoli divenne fortezza, il Partenone moschea, e poi deposito di munizioni. Nel 1687, un colpo di mortaio veneziano centrò il Partenone, causando un’esplosione devastante. Lord Elgin, all’inizio del XIX secolo, asportò gran parte delle sculture del Partenone.

La controversia dei Marmi Elgin

La questione dei “Marmi Elgin”, le sculture del Partenone portate a Londra da Lord Elgin, è una controversia ancora aperta. La Grecia rivendica la restituzione di queste opere, considerate parte integrante del suo patrimonio culturale. Il British Museum, dove sono attualmente esposte, difende la legittimità dell’acquisizione. Il dibattito coinvolge aspetti storici, culturali e politici, e rimane un tema di grande attualità.

Il Museo dell’Acropoli: un tesoro ai piedi della rocca

Inaugurato nel 2009, il Museo dell’Acropoli è un elemento fondamentale per la comprensione completa dell’Acropoli. Situato ai piedi della rocca, questo museo moderno e luminoso ospita i reperti provenienti dagli scavi, offrendo un contesto essenziale per apprezzare appieno la storia e l’arte di questo sito straordinario. Le sue gallerie espongono sculture arcaiche, reperti provenienti dalle pendici dell’Acropoli, e offrono una vista spettacolare sul Partenone.

L’eredità dell’Acropoli: un’influenza senza tempo

L’Acropoli di Atene, e in particolare il Partenone, hanno esercitato un’influenza profonda sull’arte e sull’architettura occidentali. I canoni di armonia, proporzione e bellezza espressi dai suoi monumenti sono diventati un modello per artisti e architetti di epoche successive. Il classicismo, il neoclassicismo e altri movimenti artistici si sono ispirati all’estetica dell’Acropoli. Edifici pubblici, chiese, musei e monumenti in tutto il mondo ne ripropongono le forme e i principi compositivi.

L’Acropoli oggi: un simbolo eterno

Oggi l’Acropoli, visitata da migliaia di persone ogni giorno, è un simbolo potente, un’icona universale. Ammirare il Partenone al tramonto è un’esperienza emozionante, un viaggio nel tempo che ci riconnette alle radici della civiltà occidentale. Camminare tra le sue rovine permette di comprendere la grandezza, ma anche la fragilità, delle creazioni umane. L’Acropoli, accessibile da ovest attraverso la Porta Beulé o un piccolo ingresso sotto il tempio di Atena Nike, ci ricorda che la bellezza, l’arte e la cultura sono valori preziosi, da custodire e tramandare. L’Acropoli è un patrimonio dell’umanità, un faro di civiltà che continua a risplendere attraverso i secoli.